Dopo disdette e cancellazioni di data, finalmente il Fuorisalone milanese ha preso vita nel primo weekend di settembre. Complice il caldo e le belle giornate, questa edizione ce la siamo goduta a 360 gradi.
Fuorisalone : le tappe del primo giorno
1 – La casa Fluida
Abbiamo deciso di iniziare il nostro tour da Palazzo Bovara, in cui Elle Decor ha installato La Casa Fluida, una mostra-installazione dedicata all’evoluzione degli spazi abitativi. Forse uno dei luoghi che più ci ha lasciati davvero a bocca aperta in assoluto. La casa ricreata all’interno del palazzo ha mixato forme cocoon, colori, comfort, flessibilità degli spazi, nuove tecnologie ma anche profondo legame con la natura e la sostenibilità. Nel grande living, cuore pulsante della casa, diverse aree ospitano diverse funzioni. Dalla zona office a quella relax, tendaggi a scorrimento permettono di isolarsi – per lavorare o studiare – e di riaprirsi alla socialità a seconda delle esigenze: un manifesto della casa fluida e ‘morbida’, che accoglie e protegge, sempre con l’idea della circolarità qui declinata in macro e micro scale, dalle pareti agli arredi. Gli spunti sono stati davvero tantissimi. Tra i nostri preferiti? L’orto domestico in cui coltivare le piante aromatiche posizionato al centro della cucina
2 – Salotto di Milano
Può una carta da parati essere creativa e sostenibile allo stesso tempo? Al “Salotto di Milano” in Corso Venezia, l’artista Simone Guidarelli ha letteralmente tappezzato gli spazi (soffitti compresi) con fantasie colorate irresistibili ed ecologiche e arredi modernisti. La carta da parati Eco in collaborazione con Officinarkitettura è un prodotto Made in Italy realizzato in cellulosa, PVC free, traspirante, estremamente dettagliato nella resa dei pattern selezionati. Immersione totale in un mondo magico!
3 – Via Montenapoleone
Nel nostro tour abbiamo inserito Via Montenapoleone, perché secondo noi regala sempre tantissimi spunti. Le vetrine e gli allestimenti sprigionano la massima creatività. Tra i nostri shop preferiti? Issey Miyake, Gucci, Valentino, Celine, Dior, Hermes.
4 – The Manzoni
Da Montenapoleone alla Piazza della Scala passando per Via Manzoni. Tappa obbligatoria il The Manzoni di Tom Dixon, un ristorante che è anche showroom, dagli interni strepitosi. Siamo entrati senza troppe aspettative (teoricamente non era aperto al pubblico in quel momento), ma il responsabile, molto gentilmente ci ha fatto fare un mini tour dello spazio. Un consiglio? Se ci passate non potete assolutamente perdervi il bagno (poi capirete perché).
5 – Pranzo a Saporé
Pranzo da Saporé di Renato Bosco (come? non sapete chi è Renato Bosco??? scopritelo qui!), una pizzeria gourmet all’interno del Mercato del Duomo. Imperdibile la pizza doppiocrounch®, ovvero una pizza a doppio strato con impasto con lievito naturale, alta datazione e consistenza finale extra croccante (ma leggera). La pausa perfetta per ricaricare le energie in vista del pomeriggio.
6 – Superstudio Più
Dopo pranzo ci siamo trasferiti in zona Tortona (ben collegata con la metro verde da Piazza Duomo), dove abbiamo dedicato il nostro pomeriggio allo spazio Superstudio Più. La location ha dato vita a mostre indipendenti con aree tematiche ben precise ognuna con un suo curatore/progettista che racconta una visione della produzione italiana e internazionale. Tantissime ispirazioni legate al mondo dei materiali sostenibili, del design femminile, dell’automotive e dell’intelligenza artificiale. Fra tutto siamo rimasti rapiti dall’immensa parete che ha ospitato 1000 Vasi, un’installazione che ha posto l’accento su come la fantasia possa lavorare all’infinito su un unico soggetto. Bellissimo!