Molti di noi se lo ricorderanno per la sua opera “The Floating Pierce”, che nell’estate del 2016 ci ha fatti (letteralmente) camminare sulle acque del lago d’Iseo. Grazie ad un ponte galleggiante arancione, l’artista ha unito la cittadina di Sulzano a Monte Isola e all’Isola di San Paolo. Ma è soltanto uno dei suoi innumerevoli successi. Christo Yavachev, insieme alla moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon sono stati i rappresentanti assoluti della Land Art, ovvero un tipo di arte che interviene sul paesaggio modificandone temporanemente l’aspetto. Le loro opere più famose, hanno visto un vero e proprio “impacchettamento” di monumenti, come il Monumento a Vittorio Emanuelae II a Milano (nel 1970) o del Reichstag di Berlino (1995).
Dopo la morte di Jeanne-Claude nel 2009, Christo non ha smesso di regalare al mondo la sua arte, tanto che è tuttora all’attivo il progetto pensato per l’Arco di Trionfo a Parigi, in programma per l’ autunno del 2020 ma spostato al 2021 a causa del Covid-19.
«Io, Christo, faccio e distruggo. opere milionarie. Ma non cercate. simboli: godetevi il paesaggio» Christo Yavachev