L’inizio della primavera porta con sé anche una ventata di nuove tendenze. Il mondo dell’hairstyle ha visto un grande emergere di tre trend in particolare: le onde morbide, le trecce e il volume. Scopriamole insieme!
RIDE THE WAVE
Se in passato si portavano boccoli iper-definiti ora si privilegiano forme naturali, morbide e destrutturate. Sono adatte sia ai capelli lunghi che a quelli di media lunghezza, salvano una piega non troppo perfetta e donano volume ai capelli lisci o privi di tono. La sfilata di Celine ha rappresentato benissimo il movimento e la naturalezza dello spirito libero degli anni ’70.
FRINGE OPTION
Le onde possono essere portate con disinvoltura anche con la frangia. Con un’unica avvertenza: scegliere quella giusta perché la frangia ha il compito di incorniciare il viso e donare armonia ed equilibrio alle sue proporzioni. Qui vediamo tre declinazioni:a tendina per Paco Rabanne, perfetta per i capelli fini e lisci, netta/cortissima decisamente audace per Saint Laurent o ancora mossa chiamata baby bang perché ha la tenerezza dei bambini per Peter Pilotto.
MERMAID DREAM
Le onde a sirena si ispirano al movimento naturale del mare e hanno fatto perdere la testa alla generazione delle Millennials per il loro stile casual e raffinato al tempo stesso. Sono per definizione extra long soprattutto per Emporio Armani, Genny e Alberta Ferretti.
CHANGE PROJECT
Chi pensa che il mosso sia solo per i capelli lunghi si sbaglia alla grande. Ecco tre esempi di come un sofisticato bob alla francese, un bob medio ed un graffiante mullet possono trasformarsi grazie allo styling mosso.
CHALLENGE ON TEXTURE
Altra opzione: acconciatura ondulata texturizzata effetto bagnato. Il trend ha abbandonato i devoti dell’etichetta e presenta una linea di stile androgina, sofisticata e irriverente. Apparentemente i capelli sembrano poco curati, ma in realtà sono il frutto del lavoro dei migliori parrucchieri dietro le quinte e ovviamente di prodotti styling super performanti.
CRAFT FEEL
Nel corso del tempo abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione degli intrecci. Accanto a quelli classici c’è stata la diffusione di nuovi modi di intrecciare che richiamano il mondo della marina e soprattutto il mondo del crochet, un trend in costante crescita (non solo nel mondo capelli) che esalta la sartorialità e l’artigianalità. La treccia ha un grande valore ispirazionale e simbolico, rappresenta il nomadismo e lo spirito globale. La maison Dior sì è follemente innamorata di questa idea. Nel suo show presentato il tema del giardino e ha proposto trecce doppie accessoriate con cappelli di paglia tipiche delle botanical lovers.
EXTRA STRONG
In questa primavera/estate, le trecce soprattutto in versione stretta anzi strettissima sono state davvero le regine delle passerelle. Un omaggio al Messico per Ulla Johnson, un rimando alla spettrale Mercoledì della Famiglia Addams per Alexander Wang, o ispirate alla rivista provocatoria degli anni ’70 Nova per Max Mara, che punta sul rigore e l’austerità per un nuovo potere femminile.
ACCESSORIZED
A volte gli accessori possono fare la differenza. Non capita solo con l’outfit, ma anche con i capelli. Molto stilisti hanno intrecciato i capelli con Foulard, fiori (alla glamping maniera) o impreziosito il look con deliziose perle. Sono tutte ottime idee per dare nuova vita alla classica treccia, per cambiare ogni giorno il look o per indossare un dettaglio romantico il giorno dei sì.
AFRO & BOXER
Oltre alle micro-treccine afro (che aiutano ad avere un effetto frisè post-treccia), per il round dell’estate spopolano le boxer braid ossia le trecce da pugile. Il look alla “Million Dollar Baby” è sempre più in voga tra modelle, vip e influencer dello street style. In termini di stile possiamo sfatare il mito che siano solo un’acconciatura per gli sportivi perché abbinandole ad abiti più femminili otteniamo un look a contrasto più audace e personale.
STRANGER THINGS
C’è chi ha creato con le trecce vere opere d’arte o ricreato qualcosa che suona come “stranger” strano e soprannaturale. Due casi emblematici sono i lavori di Yamamoto e Alexander McQueen. Le forme che vediamo sembrano quasi organiche. Esaltano la manualità e l’artigianalità del lavoro dell’acconciatore che come per improvvisare nel jazz, usa tecnica e fantasia.
RICH VOLUME
Il 2020 punta l’attenzione sul riccio e sul maxi-volume, estremo in altezza, che sfida la gravità (effetto no gravity). Predilige il brushing vaporoso e le spumeggianti cotonature anni 80.
REMENBRANCE
Gli stilisti si ispirano alle acconciature del passato per una nuova generazione di classy lady. Le ispirazioni che vediamo sono retrò, si ispirano alle Gibson girls, per i look di Christopher John Rogers esoprattutto per le impalcature alla Maria Antonietta per Thom Browne che sono state riprese anche da Moscino nelle sfilate autunno in chiave punk e irriverente.
AFRO RELOADED
Parola d’ordine è libertà assoluta per le chiome afro che si esprimono senza restrizioni con un volume indomabile. Gli stilisti che hanno scelto lo stile afro sono in particolare: Nina Ricci, Bronx and Banco e Louis Vuitton.
EIGHTIES DESIRE
Il fascino Eighties non tramonta con il suo volume e le sue cotonature estreme. È un chiaro riferimento ai personaggi più amati/odiati delle soap simbolo degli anni 80 da Dinasty a Dallas anche se è chiaro che reinterpretati oggi, i look hanno un tono meno aggressivo di un tempo.
SPACE VERTIGO
Styling decisamente verticalizzati soprattutto per le formule Updo e buns. Varie sono le versioni: semiraccolto con capelli annodati, fissati all’insù a cipolla per Anna Sui che descrive la femminilità come spensierata dolcezza, bun in versione friso per Tom Ford al centro. Per Annakiki un’onda perfetta come direbbero i surfisti o ciuffo esasperato secondo gli addetti ai lavori.
photo credits: Vogue Fashion Show